l micronido IL TRENO DELLA VITA nasce con l’obiettivo di far crescere i bambini in maniera, più serena possibile in un ambiente “ad hoc”. Il bimbo, curioso di natura, inizierà ad esplorare, a giocare e poi allo stare insieme agli altri bambini, anche se a questa età (bimbi con meno di 3 anni), è difficile vederli giocare insieme, ma è importante per loro giocare vicini, anche se ognuno per conto proprio. Il micronido si può definire, come un’anteprima della scuola materna, una prima conoscenza col mondo esterno. Ogni struttura di micronido si avvale di personale qualificato e il loro programma permette di seguire l’andamento di ogni bambino. Oltre ad un ambiente creato su misura per i bambini (arredamento, giochi , materiale vario), il personale del micronido proporrà degli spazi di “routine”, come per esempio il cambio del pannolino dove si creerà un rapporto speciale con il bambino, la pappa e la nanna pomeridiana. Per quanto riguarda la pappa, solitamente al micronido (come comunque nel resto delle scuole), si farà uno spuntino a metà mattina, la pappa del mezzogiorno e la merenda. Il menù proposto è quello studiato apposta dalla dietologa delle ASL locali, al fine di garantire dei pasti completi adatti ai bambini fino ai 36 mesi di età. E’ chiaro che opportune modifiche verranno apportate nel caso di bimbi che presentino intolleranze alimentari. Eventuali allergie, dovranno essere certificate dal pediatra. Grande spazio anche alle attività di gruppo, come il cantare insieme, il raccontare una favola o colorare un cartellone.
Al centro del processo educativo della scuola dell’infanzia vi è un’idea di bambino in relazione con gli altri e con il mondo: un bambino forte, attivo e competente. Un bambino capace di costruire i propri apprendimenti e quindi di svilupparsi come Soggetto della propria esistenza. Il bambino nello scambio e nella relazione con gli altri bambini e adulti, incontra il mondo, si fa domande, realizza esperienze, ricerca, formula ipotesi e teorie sul mondo stesso, si stupisce e si incuriosisce continuamente. Per sostenere questa normale complessità della vita dei bambini, tutta l’organizzazione della scuola dell’infanzia deve essere pensata e strutturata per favorire la reale possibilità di pensare e vedere il bambino come un Soggetto Unico, co–costruttore del proprio sviluppo, protagonista attivo di percorsi di conoscenza mai definiti e che, proprio in quanto tale, deve essere sempre rispettosamente sostenuto nel costante e personale processo di interazione con la realtà e non necessariamente nel risultato predefinito. Il bambino è un “ricercatore nativo”: nel proprio ricercare porta dentro elementi di diversa natura che hanno bisogno di adulti in grado di accoglierli e valorizzarli, adulti con competenze e professionalità molteplici, capaci di ampliare l’ascolto verso le specifiche modalità di apprendimento di ciascun bambino. È richiesta una interdisciplinarietà che nasce dalla qualità dell’approccio delle bambine e dei bambini alla costruzione della conoscenza. Una relazione educativa, che si fonda su questo atteggiamento di ricerca di adulti e bambini insieme, permette di sperimentare la processualità della conoscenza e del trasformarsi nella vita ponendo il processo del divenire alla base dell’autentica educazione: il bambino mentre conosce il mondo e gli altri, conosce e riconosce se stesso nel mondo e con gli altri. Per quanto riguarda il vitto (come comunque nel resto delle scuole), si farà uno spuntino a metà mattina, la pappa del mezzogiorno e la merenda. Il menù proposto è quello studiato apposta dalla dietologa delle ASL locali, al fine di garantire dei pasti completi adatti ai bambini . E’ chiaro che opportune modifiche verranno apportate nel caso di bimbi che presentino intolleranze alimentari. Eventuali allergie, dovranno essere certificate dal pediatra. Grande spazio anche alle attività di gruppo, come il cantare insieme, il raccontare una favola o colorare un cartellone.